Vorrei saper rapire il volto di ciò che muore
lungo i solchi di questa sera,
mentre l’erba schiocca il tempo al vento
e scioglie senza sforzo la mia mente.
Dondolo sull’apparente equilibrio,
in bilico sulla cruna dell’attimo,
provo ad inserire un istante dietro l’altro.
Non finisco mai la mia collana di perle,
fallisco sempre nel mio intento.
Le fumose trame dell’ordine tacciono…
Si sente uno scoordinato canto
che si dissolve
davanti al quadro dei veggenti.
V.
Piazza del Duomo, Milano.
oh…Valentine in canto notturno…bello leggerla lì che snocciola pensieri di perle levigate dalla bruma… ciao…. ma l’amico Jago? Dove è finito? 😉
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Avevo saltato l’ultima parola cioè “veggenti”. Ho pensato: se piace a Franz posso andare a letto tranquilla! È una sera un po’ strana e anche la mia scrittura si muove come il mio stato d’animo. Jago non sta benissimo in questi giorni ma tutto sotto controllo a breve tornerà smagliante ed operativo! Te lo saluto lo vedrò domani 😊✨grazie sei sempre gentile!
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Scusa il ritardo, ma la tendina non sempre mi avverte per fortuna sono rientrato a controllare… di a Jago che si rimetta presto…mi manca… 🙂 … un bacio, cara
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Glielo dico senz’altro 😊buonanotte caro, spegniamo i pensieri per quel che riusciamo…
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già… per quel che riusciamo… se riusciamo… 🙂
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…. ed i pensieri rotolano come perle tra le tue parole…..
Bellissime suggestioni
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Grazie, tengo molto a questo pezzo😊 lunedí ti pubblicherò
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