Ricorda chi sei
chi sei
stato
ricorda chi.
Werdnv
Ricorda chi sei
chi sei
stato
ricorda chi.
Werdnv
Porgimi un fiore
un raggio di luce
o tutto ciò che sappia di sole…
Non ho tempo
per l’inverno, per il freddo e i fuochi fatui.
Non ho tempo per la pioggia e,
non importa se il cielo è di metallo asciutto
quando l’ anima è ammollo nei pensieri.
Voglio fermarmi
e abbracciare la vita,
sentire il profumo impalpabile e trionfante
che si porta dietro.
Degustarla come gocce di buon vino,
il loro sapore saprà lavare via
l’arsura,
di mesi perduti
ai raggi di una bussola che grava a vuoto.
Adesso vorrei solo
che gli aghi impazziti
mutassero in girandole,
regalando il loro impeccabile show.
V.
Subisco l’Era dell’Acquario,
ne sono consapevole,
me ne accorgo…
come ci si accorge che arriverà brutto tempo perché ci fanno male le ossa.
Sollevo puntualmente il capo in cerca di un segno che tarda ad arrivare…
poggio sconfitta le mani sulle mie guance ed i gomiti sulle ginocchia,
non vorrei pormi così tante domande
ma è la mia natura incontrollabile,
non si può impedire al lupo di chiedere alla luna.
Vorrei saper ridare pace all’anima,
placare uno stato così liquido da non essere più afferrabile.
Rubare il fuoco e scongelarmi ma…
non ho ancora capito come si fa.
Pensare mi pesa,
l’immaginazione è la mia illusione più grande…
plasmo di continuo futuri che non accadono mai se non nella mia mente.
Ballo il valzer con te nella mia stanza dello spazio e del tempo,
e’ il solo luogo dove balla anche chi non sa ballare.
Scrivo un elogio a te, ma tu non leggi
e tutto questo mi addolora, anche scrivere…
Brucia…
quanto brucia l’illusione,
non avrò trovato pace ma,
forse,
un modo per scongelarmi.
V.
L’uscita è indicata
ma la distanza potrebbe essere lunga…
Corro zoppa in questa gara
ma con una motivazione che gli altri
non avranno mai.
Sento il freddo nelle vene degli aghi,
il caldo delle arterie
ma corro, continuo a farlo!
Non vedo l’ora di uscirne.
Le mie forze sono tutte lì,
nei miei arti zoppi,
nei miei sostegni,
arte e affetti
stampelle e protesi.
In voi la mia energia
la mia forza propulsiva
per incontrare il futuro
appena fuori dalla porta…
Gaia Gea Anastasio
Ora si va per altre vie,
si va tra i misteri
del vivere ramingo
per dare un senso al viaggio…
Si va via da ciò che fu
della nostra adolescenza,
dai volti ormai sfumati
e dai sogni nel cassetto…
Ora si va via
dalle canzoni idiote,
dalle cattive compagnie
e dall’abuso dei mi piace…
Ora si va via
dall’erotismo
dalle luci di un’estate frettolosa
e dal compiacere ad ogni costo…
Ora si va via
dagli orrori della storia,
dagli ipocriti silenzi
e dalle logiche del branco…
Ora si va via
da questa società dolente,
senza senso e divenire,
che verso il nulla ti conduce…
Ora si va via
per incontrare luoghi nuovi,
per descrivere paesaggi
oltre il grigiore di città…
Ora si va via
per abbracciare cieli veri,
luci, zefiri e colline
e foreste di animali mai veduti…
Ora si va via
tra erbe sconosciute,
canti di cicale e voli di gabbiani
stampati contro il sole…
Ora si va via
dall’ingombranza
degli umani assai brillanti
che ti spiegano la vita…
La stessa vita che non hanno…
Ora si va via
perché viaggiando
puoi incontrare la poesia,
il canto forte che avvicina,
l’alta luce e il largo fiume
che tra le stelle ti trascina.
V.
Per la prima volta dopo tutti questi anni ti vengo a trovare…
Non so dire perché proprio adesso…non ho ancora accettato le regole della vita, soprattutto l’idea di non poter vedere più quegli occhi color del mare freddo, quel cristallo screziato di saggezza che soggiornava dentro la tua iride, placando istantaneamente il mio spirito ondeggiante.
Però sono qui, vestita in modo elegante, come se ci fossimo dati appuntamento per andare fuori a pranzo, in uno di quei posti curatissimi in mezzo al verde dove ci tenevi a portarmi sempre.
Sono qui, con una piantina in mano, forse avrei dovuto portare dei fiori, so che li avresti apprezzati… ma la verità è che odio i fiori recisi. Attorno a me tutte le persone che vedo li stanno portando ai loro cari, probabilmente non pensano che sono morti nell’attimo esatto in cui qualcuno li ha tagliati.
Ed io che sono qui, oggi, solo col desiderio di avere quel divino potere di ridare la vita, mai mi sognerei di portarti qualcosa che non ce l’ha più.
Questa per me non è solo una piantina ma un impegno, dovrò passare spesso a darle da bere, a potarla, a guardarla… uno sforzo enorme per una che in genere fa appassire anche le piante grasse!.
Ma ci proverò con tutte le mie forze, perché preferisco parlarti attraverso la vita che il freddo marmo su cui è posta la tua foto.
V.
Cimitero Maggiore, Milano.
Non raccontare nella piazza del mercato quel che ti succede nella foresta.
V.
Punthuk Setumbu (Magelang), Indonesia.
Sul limitare della mente,
consapevoli di andare incontro ad ore piccole…
Troverete i migliori filosofi
dietro le peggiori bottiglie di rum.
V.
Chiang Mai, Thailand