Un dì…
Avevamo cura e amore…
amavamo la natura
e conoscevamo
la vergogna…
Un dì eravamo liberi…
e ci amavamo…
armonizzando la passione
nell’esistenza piena…
Un dì eravamo in sintonia
con le logiche del cosmo
e conoscevamo…
la realtà dell’entropia,
la formula del phatos.
Un dì eravamo lenti…
e quell’adagio stimolava
il pensiero e l’emozione…
Persino le poesie erano lunghe
e le scrivevamo a mano.
Un dì sapevamo che
il caos dominava il mondo
mentre il logos l’avversava
per dar scopo alla passione…
Un dì sapevamo…
Io ora non so se la ritroverò
al confine del possibile…
ma non la contrapporrò
alla ragione.
V.