Che la metamorfosi abbia inizio!
I fiori nascono da un seme nel buio…
Ci vuole pazienza, non paura.
V.

Che la metamorfosi abbia inizio!
I fiori nascono da un seme nel buio…
Ci vuole pazienza, non paura.
V.
Sei quel pezzo di puzzle che mi fa dire “si è lui, si incastrerà perfettamente!”. Ma poi provo e…non è così.
V.
Ed ho sperato che ad un certo punto,
quelle statue di pietra prendessero vita…
mi ricordavano tanto il tuo cuore.
V.
Zurigo, Svizzera
Scorre come un liquido amaro,
quell’insana abitudine di lasciare che il tempo passi senza agire.
Mi allontana, come un insetticida umano.
Si può davvero avere la pretesa di cristallizzare tutto come in una foto?
Quando ci sono cose che non possono aspettare troppo per essere vissute, perché si perdono…
E la giostra continua a girare, le nuvole a cambiare disegni…
Ed il tramonto di oggi non sarà mai quello di ieri.
V.
Grazzano Visconti
Bevi vino francese,
mangi pizza italiana,
kebab turco…
La tua democrazia è greca,
il caffè è brasiliano,
la terra ha la sapienza dei nativi precolombiani.
I film sono americani,
il tè è del Tamil,
le t-shirt sono indiane,
l’olio è dell’Arabia saudita.
I computer sono cinesi,
i numeri arabi,
le lettere latine.
Quando dici di odiare i razzisti è un razzismo ancor più sottile.
Il peso di nascer donna
ed il pregiudizio d’essere Eva…
Quando mi vedono parlare coi serpenti,
le male lingue si stemperano al fuoco nero.
Presagiscono il mio peccato
sedendo al banchetto dei predicanti.
L’ipocrisia trabocca dai loro calici di risa spregianti,
mentre lambiscono i bordi della mela.
Se provassero amore,
come me,
non cadrebbero in alcuna
tentazione
né calunnia.
V.
Creiamo l’illusione della stasi mentre siamo su una giostra in movimento.
31 milioni e 536 mila secondi in un anno… e non siamo stati fermi nemmeno per un nanosecondo.
Ci scontriamo, ci tocchiamo, parliamo, litighiamo, ci pensiamo, ci scriviamo, ci perdiamo e ritroviamo… Crediamo di alterare continuamente il nostro percorso e, proprio quando non succede nulla di particolare e pensiamo di essere fermi o di essere finiti in uno di quei tratti di vita, dove se corri o cammini sembra la stessa identica cosa…il meccanismo sta ancora girando a velocità costante.
Ci siamo solo illusi di essere scesi dalla giostra.
Non è così? Non lo percepite? Esattamente come non percepite il perpetuo moto terrestre attorno al Sole.
7,726,647… siamo un numero in continua crescita, su questo pianeta dimenticato dal resto.
Ma dentro quel numero c’è chi si è accorto di ciò che si cela dietro le tende rosse.
Tutto si muove e si ripete secondo regole millenarie.
Per la fisica il tempo non esiste… anche Einstein lo ha sempre sostenuto, per lui tutto esisteva nello stesso istante.
Comprendi appieno il tuo passato e scoprirai che altro non è, che la trasposizione del tuo presente e lo spoiler del tuo futuro.
In meccanica quantistica esistono le “particelle miracolo”, non le vedo così diverse da noi: oltrepassiamo barriere come fantasmi e comunichiamo telepaticamente… perché i pensieri sono cose e noi un flusso di energia inesauribile. Non accorgersene è un’altra storia.
Siamo 7,726,647… un numero in continua crescita su questo pianeta, non mi aspetto di essere appoggiata o compresa da chi leggerà il mio monologo anzi… potreste obiettare, non crederci, prendermi per matta… non ha importanza, qualunque cosa decidiate di fare non vi spodesterà dalla medesima giostra…
la stessa dove non siamo mai scesi e nemmeno saliti.
V.
N.B. So che state pensando a cosa c’entri l’immagine col mio flusso di pensieri… beh tutto è nato dal trucco che stavo riproducendo sotto consiglio di una amica, l’abbinamento di questi colori è stato creato da una ragazza che ha chiamato il trucco “carousel”… e mentre spennellavo le mie palpebre manco fossi Michelangelo… è nato nella mia testa tutto questo monologo che ho deciso di trascrivere.
In fondo è tutto connesso, dalla cosa apparentemente più insignificante a quella più importante.
Sono io,
con la pelle di luna,
pallida, gelida, nuda…
e l’anima vulcanica
che danza incosciente
sul ciglio dall’abisso.
Ti cerco nel freddo,
tra la nebbia ed il silenzio,
incurante delle schegge
e di esser sola.
Dirti vorrei che
il fuoco senza te
non dà calore.
Sei la grazia
a cui aspiro
nel mio
vagabondo errare.
Non mi importa
di quanto tempo
mi rimane,
scruto ancora
i bagliori visibili
oltre i margini del buio…
E dirti vorrei
che il fuoco senza te
non ha colore.
V.
Sono satura d’amore
o esplodo
o scrivo.
V.
Porgimi un fiore
un raggio di luce
o tutto ciò che sappia di sole…
Non ho tempo
per l’inverno, per il freddo e i fuochi fatui.
Non ho tempo per la pioggia e,
non importa se il cielo è di metallo asciutto
quando l’ anima è ammollo nei pensieri.
Voglio fermarmi
e abbracciare la vita,
sentire il profumo impalpabile e trionfante
che si porta dietro.
Degustarla come gocce di buon vino,
il loro sapore saprà lavare via
l’arsura,
di mesi perduti
ai raggi di una bussola che grava a vuoto.
Adesso vorrei solo
che gli aghi impazziti
mutassero in girandole,
regalando il loro impeccabile show.
V.