In questa vasca
di deprivazione sensoriale
l’acqua non si oppone
e lascia che io affondi
dolcemente
dentro me…
Mi lascio andare
a tutto ciò che non m’aspetto,
galleggio senza gravità
nel liquido isotermico,
dove il mio corpo sembra adattarsi
gradualmente…
Chiudo gli occhi
non ricordo di preciso di averlo fatto…
mi ritrovo sospesa
come la combustione lattea
che si attorciglia a mezz’aria.
Come brezze in superficie
i miei sensi s’ espandono
ma in un altro dove…
nuoto
in un deserto di folla…
Solitudini in cammino…
maschere erranti
inconsapevoli s’adoprano
cercando rimedi paralleli…
Troppe voci senza un fine
urlano al silenzio…
eppure sento
l’immensità della corrente
che inesorabile mi porta…
al Quinto Regno…
È tutto così diverso
Quassù…
Quaggiù…
non so dare una indicazione precisa
di dove mi trovo,
non mi sento in alto
e neppure in basso…
sono oltre le percezioni sensoriali umane
qui non si odono frequenze cardiache…
tutto intorno a me
scandisce i battiti…
Non ho paura,
voglio inoltrarmi
lungo le dune
di questo mondo indefinito
senza influenze esterne
ma…
C’è un’ombra che mi cerca
nell’altro mondo
non voglio che mi interrompa,
fermatela!
Ditele che non ci sono.
V.
Di seguito trovate gli scatti che hanno ispirato il mio testo, potete seguire questa artista sulle pagine instagram: @railwaysphoto @gea_life_art.
Complimenti! Molto intensa
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Grazie del complimento assai gradito… V.
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😆
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Molto bella e avvolgente!
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Grazie Luigi per il commento, V.
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Grazie di cuore!
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L’ha ribloggato su Alessandria today @ Pier Carlo Lava.
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