Paesaggio intermedio

Eccomi al margine

che sovrasta la frontiera…

Silente…

un ritmato canto avverto…

onde contro la scogliera infrante…

e quel canto mi piace e mi seduce…

Scendo…

e dal basso scruto…

una biglia…

si, è una biglia

orna di colori

che si piantano negli occhi

per non uscirvi più…

Seduta sul bordo dell’abisso

avverto il peso del perché

si viene al mondo…

Sono uno spirito distante,

ai comuni vizi alieno,

non ho nome,

non ho casa,

non ho ore…

Sono solo un lieve

spiffero di vento

da nessun dove giunto

tra le immote fronde…

Sono parte indefinita

e inconsistente,

sono pulviscolo

di vita non terrena…

So che non durerà

a lungo la magia…

e già respiro forte,

come se fosse il primo…

come non ho mai fatto…

come se fosse l’ultimo.

È solo un attimo

o l’eternità vissuta?

Nuova leggerezza

suadente mi pervade

ed io la lascio fare…

e la mente già s’immerge,

senza sforzo,

in quel paesaggio intermedio

tra l’adesso e l’oltre…

Palpita forte il cuore

che cerca la sua pace…

mentre misuro la distanza

tra la terra che calpesto

e la vastità del mare…

metafora dell’infinito

che mi sfugge e sopravanza

nel tempo e nello spazio…

Può bastare un attimo?

Si possono condensare

i millenni in un minuto?

V.

Kelingking Beach, Indonesia.

Pubblicità

8 pensieri su “Paesaggio intermedio

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...