Follia

Ed ho riperso il tempo del mio vivere ramingo,

sola, vuota e stanca il mio spirito vaga verso l’oltre.

E valico il confine dell’usuale

lercia come un animale.

Nulla mi ferisce

eccetto il ghigno che imbruttisce.

Fuori dal candido e molliccio consueto,

ove lo spazio ed il reale scolorano nel vano,

percorro barcollando strade senza nome,

per porti senza moli e navi senza vele.

Sospinta da un sordido malanimo

navigo ai bordi di un abisso

senza luogo e senza tempo.

Il sole abbacinante impallidisce e sfuma

quando il mio bicchiere vince ogni paura.

Nuova libertà s’accalca e pressa al vacillar

dell’ultimo presidio dun’io senza più scampo.

Dalla terra alle alte vette volo e cado

nell’indifferenza di volti senza sguardo.

Denti senza labbra strappano le carni

ma nulla riuscirà a contener  lo slancio.

Lo strazio non ammorba la speranza

d’una libertà sofferta,

aliena alle regole dei molti.

V.

unnamedUn ringraziamento speciale a Martina in arte Malah che mi ha regalato per questa poesia, lo scatto perfetto all’interno dell’ex Manicomio di Mombello. Vi lascio il suo sito Instagram: malah_cola

 

38 pensieri su “Follia

  1. sulla follia il mare delle parole sembra non attecchire, ma chi sa “parlare” sa coinvolgere immedesimandosi. Un amaro graffio sul volto di molti che di questo male oscuro, purtroppo, portano i segni.
    Già allora le tue capacità espositive gridavano forte! Un caro saluto e buona domenica.
    P.s. anche io ho scritto su questo tema, credo che prima o poi mi deciderò a pubblicare qualcosa sul mio blog!

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  2. Per leggere ciò che scrivi bisogna immergersi a fondo. Leggere una volta non basta, devi leggerla e rileggerla per sollevare i veli uno ad uno e scoprire certe profondità…gli ultimi due versi, quelli conclusivi mi hanno davvero molto colpito…li sento molto miei.

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  3. la follia ha molte sfaccettature, abbrutisce ma dentro c’è sempre un’anima che con le sue forze anche violente o demenziali cerca di comunicare…a volte si diventa così perché la vita ci contrasta con regole che alcuni non accettano… complimenti una bella tesina…Marina

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