Un Regalo per Me da Iago

Ciao Valentina,

oggi ho visitato il tuo blog e ho avuto modo di apprezzare alcune considerazioni che meritano di essere meditate.

Ho colto la profondità e l’eleganza, nel tratto e nella forma, di coloro che lo frequentano riaccendendo il lume.

Ti ho inviato un regalo, intimo, un segno di affetto e di custodia affinché tu possa trovare il tempo per accarezzare i sogni e i ricordi della gioventù che passa.

Accettalo per quello che è: un lascito interiore, il passaggio del testimone affinché le idee e le meditazioni sul vissuto riprendano corpo e vigore.

È un invito alla riconquista del silenzio e della quiete, quando, turbati dal frastuono di una società tradita non riusciamo a ritrovare il senso della vita e la bellezza delle cose.

La nostra è una società intrisa di cialtroneria e sfrontate menzogne, immersa in una strana commedia senza Dio e alla disperata ricerca del profitto.

Guarda gli occhi di chi soffre e chiediti perché.

Al crepuscolo tutto è genuino, puoi parlare con te stesso e gli altri senza inganni e senza veli, chiamando le cose col loro nome. Puoi mostrare le vere convinzioni senza cortine fumogene. Puoi fare il bilancio e pesare le paure della sofferenza e del vuoto.

Puoi persino scoprire il senso del distacco dall’effimera apparenza racchiusa nelle “maschere” di una civiltà che, presto o tardi, ci restituirà il patetico volto dell’uomo. (Mi è piaciuta e mi ha ispirato la tua bellissima poesia sulle maschere).

Alla fine del viaggio potrai persino comprendere perché non solleverò la polvere del tempo:

La polvere del tempo

Ho nostalgia degli attimi

e dei luoghi d’una curiosità bambina.

Non solleverò la polvere del tempo,

non svelerò l’imperfezione dei ricordi,

non esplorerò la caducità dell’esistenza,

non riparerò le rovine di quei muri.

Non mi farò sorprendere

dall’ansia d’una eternità fittizia.

No!

Non solleverò la polvere.

Terrò per me questi frammenti

racchiusi dentro l’ambra.

Amerò l’imperfezione delle rughe

per non perdere il contatto col reale.

Iago.

Caro Iago ti voglio ringraziare per questo dono inaspettato. È un dono di valore, forse il più prezioso tra i tanti possibili.

Cari Amici, non vi dirò chi è Iago e non vi spiegherò il perché di questo dono significativo e rilevante. Vi dico però che mi ha regalato un libro, il suo libro, intimo e distante dal mercimonio dell’editoria.

Mi ha regalato ciò che non può essere comprato e non ha prezzo, un viaggio interiore racchiuso nello scrigno del vissuto.

Iago è un “Guerriero”, mi ha raccontato le storie delle battaglie interiori che segnano l’anima, portandomi per mano tra le strade sconosciute e i luoghi inesplorati della sua esistenza, all’interno di un percorso dove gli sguardi e i volti, le parole e i gesti, prendono forma e si dilatano, annullando le distanze che mi separano da loro.

Oggi più che mai, cari Amici, abbiamo bisogno della bellezza della poesia e del valore della cultura per sopravvivere alla menzogna e non rimanere schiacciati dall’insostenibile peso della ragione a posteriori.

Nonostante la buona volontà e l’ottimismo basta alzarsi presto e girare nei luoghi in cui l’umanità si svela e raccoglie i cocci di una vita che, a volte, non merita di essere vissuta.

Nei volti di quell’umanità tradita scorgo il peso della vecchiaia, la tristezza e la solitudine di chi sa di non contare nulla anche se ha dato tanto, ha dato tutto per rendere migliore un Paese che oggi non vede e non ascolta.

Iago mi ha detto che il blog lo ha piacevolmente sorpreso e così ha ricambiato con un dono l’analogo regalo ricevuto da un altro guerriero, “Valerio”, “affinché le idee e le meditazioni della vita prendano corpo e vigore nelle pagine di un libro:

Ogni libro è un viaggio… verso l’età matura passando tra i meandri dei ricordi, nei luoghi della memoria, tra i sogni dell’adolescenza.

L’esistenza è un margine in bilico tra sogno e realtà.

Maturità è prendere coscienza di se stessi, di aver perduto la gioventù, di essere invecchiati.

La speranza di un viaggio… agevole e piacevole per chi, chissà come, chissà perché, abbia incrociato, oppure nel futuro, incrocerà la mia strada.

Finché ci sarà tempo, finché il mondo girerà vorticoso e gli eventi futuri si rispecchieranno nel passato restituendoci un ciclico presente furibondo e inarrestabile, io mi illuderò di credere in una nuova giovinezza…

Ciao Iago.

Ho incrociato la Tua strada… e Ti ringrazio per il viaggio che condividerò con gli Amici del blog.

Valentina.

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